giovedì, settembre 21, 2006

La regina è salva













Spesso e volentieri, più che dio, sono gli artisti a salvare i monarchi. Sono le arti, la letteratura e, in questo caso, il cinema a garantire lunga vita a re e regine. Il film di Stephen Frears su l'attuale Elisabetta (non so che numero) d'Inghilterra è molto bello. Oserei dire, shakespeariano nel rappresentare il conflitto di una persona il cui ruolo istituzionale necessariamente cancella l'umanità e i sentimenti. Bella la regia, superbe le interpretazioni (il meno credibile è Blair), meravigliosi i regali cani. Chi ne esce peggio, come al solito, è la sinistra. Blair appena eletto dichiara di voler modernizzare il paese, ma si ritrova a difendere i reali. Paradossi della condizione del leader? "L'eletto" come "l'investito", non possono essere che essere conservatori. Il ruolo cancella la persona e le sue istanze più profonde. Posto che nel caso della regina rimangono solo i famosi cappellini a testimoniare un'ultima traccia di debolezza umana, la domanda è cosa rimane nel caso di un leader di sinistra?