domenica, febbraio 13, 2011

Lumache, sberle e barchette

sabato, febbraio 20, 2010

Le grand bal folk

martedì, luglio 21, 2009

Promenades

venerdì, maggio 15, 2009

La siciliana

A Parigi è uscito da un paio di settimane e ha un'ottima visibilità, forse nella speranza di ripetere il successo di Gomorra e quello, minore, de Il divo. E' un bel film, forse non un capolavoro assoluto, ma racconta una storia vera talmente recente che vien da chiedersi come mai non se ne sa nulla. PPare che in Italia il film non sarebbe dovuto uscire (mentre invece è uscito molto in sordina scorso febbraio) e che la rappresentazione dei fatti sia stata contestata e rigettata da chi li conosce da vicino.. Per chi non ne sapeva niente, come la stragrande maggioranza delle persone, tutto ciò importa relativamente perché, al di là dei dettagli, è importante far sapere cosa vuol dire fare una scelta contro la mafia, affrontando l'odio e la solitudine. Per questo motivo consigliamo a tutti gli italiani che si trovano in Francia o altrove di approfittarne per andare a vedere questo film (in versione originale naturalmente).Per una critica dettagliata (in francese) si veda qui.

La siciliana

A Parigi è uscito da un paio di settimane e ha un'ottima visibilità, forse nella speranza di ripetere il successo di Gomorra e quello, minore, de Il divo. E' un bel film, forse non un capolavoro assoluto, ma racconta una storia vera talmente recente che vien da chiedersi come mai non se ne sa nulla. Pare che in Italia il film non uscirà e che la rappresentazione dei fatti sia stata contestata e rigettata da chi li conosce da vicino. Per chi non ne sapeva niente, come la stragrande maggioranza delle persone, tutto ciò importa relativamente perché, al di là dei dettagli, è importante far sapere cosa vuol dire fare una scelta contro la mafia, affrontando l'odio e la solitudine. Per questo motivo consigliamo a tutti gli italiani che si trovano in Francia o altrove di approfittarne per andare a vedere questo film (in versione originale naturalmente).

Per una critica dettagliata (in francese) si veda qui.

martedì, aprile 28, 2009

Eva e le Vampas

domenica, marzo 01, 2009

Gran Torino, Grande Clint

Clint Eastwood continua ad interrogarsi sulla giustizia e il suo rapporto sempre problematico con la legge. Perchè un uomo che è stato costretto ad uccidere senza pietà altri esseri umani, non riesce a far altro che chiudersi in sè stesso e vivere nell'odio? Lo fa per difendersi? Da chi? Da che cosa? Dal suo senso di colpa? Da dio? I tempi e i luoghi sono così cambiati e le certezze di un tempo crollano una ad una. I musi gialli sono i nuovi vicini di casa e alcuni di loro sanno comunicare meglio di quanto non facciano i membri di una stessa famiglia. Non è più possibile barricarsi dietro i propri pregiudizi e restarsene a guardare in cagnesco il mondo che cambia se si vuole salvare almeno qualcosa la vecchia Gran Torino. E così Callahan (o Calahan o Callaghan) a ottantanni non può esimersi dall'essere ancora un eroe. Bellissimo, da vedere assolutamente.

mercoledì, febbraio 18, 2009

Ricky - un bambino volante

Il nuovo film di François Ozon sembra un misto tra i fratelli Dardenne, David Cronenberg e Walt Disney. Una storia assolutamente calata nella realtà di "banlieue" monotona e grigia i cui protagonisti lavorano in fabbrica e abitano tristi palazzoni. Un paio di ali da pollo che piano piano bucano la pelle di un neonato e lo fanno volare. Un bambino che gorgheggia pieno di gioia nell'alzarsi in volo. Eppure nell'insieme la storia è coerente e il suo significato è abbastanza evidente, seppure certi dettagli rimangono indeterminati e/o a discrezione dello spettatore. Il film seziona ed analizza i rapporti tra i vari membri di quella che potrebbe essere una famiglia e che invece è solo un insieme confuso e spaventato di persone aggrappate l'una all'altra. Cosa significa in tutto ciò il bimbo alato? Andate a vedere il film, capirete e ve ne andrete via contenti, svolazzando.



Le spiaggie di Agnes

Le "spiagge" sono quelle della costa belga, e "Agnes" è la famosa "Varda", che ci ha passato l'infanzia. Adesso che ha 81 anni ci ritorna per raccontare un po' quel che ha fatto nella vita al ritmo lento delle onde, in un insieme di immagini di riflesse su specchi adagiati sulla sabbia e di vecchie fotografie. Quelle che racconta, con parole e con immagini, sono tutte storie semplici di famiglia e di sentimenti. Les plages d'Agnès non è un vero documentario, è piuttosto una specie di autobiografia cinematografica. Vale la pena vederlo per il piacere di ascoltare una narratrice d'eccezione e per scoprire o riscoprire un mostro sacro del cinema e i suoi amici: da Jacques Demi a Jim Morrison, Jean Luc Godard, Alain Resnais, Gérard Depardieu, Philippe Noiret etc.