martedì, luglio 31, 2007

ECATOMBE

Dopo (in ordine alfabetico) Bergman, Ulrich Mühe e Serrault (preceduto qualche mese fa da Jean-Pierre Cassel e Jean-Claude Brialy), se ne va anche Antonioni! Scommetto che Raimondo Vianello e Mario Monicelli stanno facendo gli scongiuri! A proposito di quest'ultimo, sul sito "wikipedia" cui vi rimando cliccando sul suo nome compare il seguente paragrafo intitolato "UNA SALUTE DI FERRO" (cliccando sopra l'immagine potete leggerlo), alla faccia della scaramanzia.

Peccato per i grandi talenti, prima invecchiati e in fine morti (non è il caso del povero 54enne Ulrich, la cui carriera era appena "decollata"). Speriamo almeno che queste morti siano l'occasione per rivedere dei film bellissimi, magari in orari accettabili o, addirittura in qualche sala cinematografica; ma non c'è da sperarci subito, visto che, per evidenti motivi organizzativi, di solito le rassegne necrofile si svolgono "a 1/5/10/20etc anno/i dalla scomparsa di...".

Lo zio Fulvio ha detto...

Eh beh, come esimermi dal commentar brevemente il post in questione...in questo caso, sarà l'estate che consente di sostituire le repliche con altre cose senza problemi, in Italia c'è andata di lusso. Per Bergman Rai Uno ha proposto Fanny e Alexander verso le 22 30, Canale 5 l'uovo del serpente alle 2 del matino, ma piuttosto che niente...
Per Antonioni, invece, Rai Uno ha dato la signora senza camelie alle 2 del pomeriggio mentre il Due si è scatenato con Zabrisky Point in prime time e Blow Up in seconda serata.
Io ci ho provato ma, per citare il sommo Gassman nel sorpasso di Risi(anche lui, vista l'età, in vena di scongiuri)"me so fatto na pennica...gran regista però, Antonioni".
Riprese bellissime, immagini favolose, grandissima scuola...io però un suo film intero non lo reggo.Alla facciaccia di chi mi da del radica chic!

1/8/07 10:24

sabato, luglio 28, 2007

Les Sarko's

da Charlie Hebdo 25.07.07
Beh, una certa somiglianza c'è, soprattutto nel colore dei capelli della schiera dei mesciatissimi (se non vanno da Jean Luis David loro!) Sarkozini. Però, viste le recenti aperture a Gheddafi (che qui in Francia si chiama Khadafi), potevano mettere anche lui alias Apu Nahasapeemapetilon (l'indiano proprietario del Jet Market).

The Simpsons

Niente di più anti-simpsons che mettersi a pontificare su quanto sia divertente il film dei Simpsons. Allora basti sapere che non manca niente. Tutti gli ingredienti classici (si sono ricordati perfino della gattara pazza, apparsa rarissimamente nei telefilm), neanche tanto "buttati là" come succede di solito in questi casi. Anzi, c'è una trama, forse non proprio avvincente, ma nettamente al di sopra del 90% dei film in circolazione e ricca di satira (Arnold Schwarzenegger Presidente USA), di ironia, di citazioni cinefile e di allusioni politiche. Insomma, roba che non dovrebbe dispiacere neanche ai puristi del telefilm, che, peraltro, amerei interpellare in merito. Tra l'altro c'è anche qualche finezza, degna del più puro spirito dada-simpsoniano, come i meravigliosi titoli di coda.
A seguire qualcuno dei numerosi trailer.

The Simpsons 3

The Simpsons 2

The Simpsons1

domenica, luglio 08, 2007

Persepolis


Non ho ancora letto l'omonimo fumetto, ma il film è veramente splendido. Eccellente dal punto di vista grafico - a questo proposito sarebbe interessante amalizzare i riferimenti artistici alla tradizione persiana, dai motivi decorativi, ai bassorilievi fino ai tappeti - e appassionante per i contenuti e l'intensità con cui sono espressi. Il racconto è autobiografico, Marjane Satrapi, l'autrice-protagonista nata in Iran nel 1969, ha vissuto negli anni della sua infanzia la rivoluzione, la caduta dello Scià, le persecuzioni politiche e l'istaurazione del regime integralista dell'ayatollah Khomeini, che però nel film non viene mai nominato.
Le vicende personali e le aspettative di Marjane, della sua famiglia e dei suoi amici si intrecciano con i tragici sviluppi politici, con la guerra e con la repressione. La sofferenza e la frustrazione sono insopportabili, ma Marjane riesce a non farsi travolgere: si perde e si deprime, ma conserva in fine la sua dignità, come le ha insegnato una nonna che, alla faccia del burka, si riempie il reggiseno di petali di fiori per aver sempre un buon profumo.
Speriamo che esca presto anche in Italia e che i compatrioti di Marjane non debbano vedere una nuova guerra, intanto il blog di Persepolis e
un'intervista in italiano all'autrice.