martedì, agosto 07, 2007

Grande Per Fly !


Per Fly non è proprio un allegrone, ma bisogna dire che la sua capacità di analizzare e di rappresentare filmicamente problematiche alquanto complesse è assolutamente straordinaria. Dopo lo splendido L'eredità, il 47enne regista danese, sforna Gli innocenti (tit. or.: Drapet), un'altra opera di grande spessore, e si riconferma come potenziale erede dei maestri scomparsi. Ciò che rendeva straordinarie le opere di cineasti come Antonioni e Bergman (per citare solo quelli recentemente scomparsi) non era solo il talento cinematografico, ma la maniera in cui lo utilizzavano per esprimere una loro personale elaborazione filosofica; è proprio il fatto di non avere una loro visione del mondo da rappresentare attraverso il cinema che manca a molti giovani registi, tecnicamente bravi ma spesso e volentieri un po' sciapi. Fortunatamente non è il caso di Per Fly, al contrario, sembra che questo regista abbia elaborato la lezione di Lars von Trier riuscendo a farne un suo stile originale.
Gli innocenti è un film che affronta il tema del terrorismo. Lo fa con una serietà e con una capacità analitica che raramente si incontrano anche tra gli esperti in materia oggi molto in voga, e, soprattutto, si astiene dal sostenere una tesi o dal dare un giudizi di merito. L'opera consiste in una sorta di scomposizione della vicenda nelle sue varie componenti politiche, sociali, psicologiche e affettive: ciò che ne risulta è fondamentalmente un rapporto irrisolto tra la dimensione privata e quella pubblica. Carsten, professore universitario di scienze sociali, stimato da studenti e colleghi per la sua coerenza politica e per la sue capacità critiche, ha un legame affettivo con una ex-studentessa direttamente coinvolta nell'uccisione di un poliziotto nel corso di un'azione di sabotaggio ad una fabbrica di armi. Lui prende le sue difese ma, confondendo gli aspetti politici con quelli personali della questione, finisce per entrare in una profonda crisi. Inutile dire di più, il film va visto, rivisto e meditato perché è pieno di spunti su cui sarebbe bello ed utile discutere.