venerdì, ottobre 13, 2006

Il potere logora...un po' tutti

Lontanissimo dall'idea del film-inchiesta sui traffici illeciti dell'alta finanza, L'ivresse du pouvoir ("l'ebbrezza del potere" nel titolo italiano diventa la "commedia")è un film che analizza gli effetti corrosivi del potere non solo su chi ne abusa per il proprio interesse personale, ma anche sul giudice che conduce l'indagine. Finanzieri-truffatori e politici corrotti sono ridotti a delle macchiette puerili, profondamente logorate nel fisico e nello spirito, mentre il giudice che vorrebbe fare giustizia, è una donna inaridita dal suo stesso zelo che usa la sua (giustissima) causa per cancellare la sua vita privata. Insomma, più che una commedia, è una vera e propria tragedia. La tesi è sconfortante, ma il film è gradevole. Sconsigliato a Ilda Bocassini.


Qui sotto Isabelle Huppert nel ruolo del giudice Jeanne Charmant Killman (affascinante ammazza-uomo?). Dopo l'avanzamento di carriera Jeanne cambia acconciatura passando dalla capigliatura naturale ad un rigido caschetto. Un omaggio a Condoleeza?