venerdì, marzo 16, 2007

Alexander il Saggio al Cinéma du Réel


Tra le belle retrospettive del sotto citato festival, c'è quella su Alexander Kluge, regista tedesco, ma anche sceneggiatore e scrittore, del giro di Wenders, Schlöndorff, Herzog, ovvero il gruppo del Neuen Deutschen Films. Kluge, che vuol dire per l'appunto "saggio", ha lavorato molto anche per la televisione RTL girando piccoli documentari (anzi direi che i suoi sono i tra i primi mockumentary) ironici e parodistici volti a combattere quella che il regista definisce la "colonizzazione della coscienza" (Kolonialisierung des Bewusstseins).
Tra questi ieri ho visto Wer immer hofft stirbt singend (Chi vive sperando muore cantando), Der flexible Unternehmer (L'imprenditore flessibile), Ich war Hitlers bodyguard (Ero la guardia del corpo di Hitler) e Der Offizier als Philosoph (L'ufficiale come filosofo). Ad eccezione del primo, sono tutti interpretati dal grande Peter Berling (che ha fatto Aguirre, furore di dio, ma anche il petomane) che si finge ora produttore delle famigerate farine animali e al contempo ecologista, ora ex-guardia del corpo di Hitler attualmente laido ciccione dalla camicia sgargiante che se ne sta indisturbato ai Caraibi , ora militare "nicciano" che si chiede se un lanciafiamme sia "cosa in sè" o "cosa per sè".