giovedì, novembre 02, 2006

Le Bandiere di Clint

>The picture was staged


Alla veneranda età di 76 anni Clint Eastwood continua a sfornare film che sono uno meglio dell'altro. In primo luogo, e che sia chiaro una volta per tutte, lui è tutt'altro che fascio. Anzi, da Il cavalliere pallido (1985) in poi, con qualche raro momento di debolezza tipo I ponti di Madison County (1995), Clint si è sistematicamente adoperato alla demolizione del mito americano che, per un certo periodo, lui stesso ha incarnato. Evidentemente l'aver frequentato Sergio Leone gli ha impedito di identificarsi completamente con Harry Callaghan. Insomma, il giustiziere ha cessato di credere nella giustizia e ha messo in questione i valori per cui vale la pena battersi e, soprattutto, uccidere. In quest'ultimo film Clint allarga la sua riflessione al discorso storico-patriottico e lo fa con grande stile, coraggio ed intelligenza. Inutile star qui a recensirlo, andate a vederlo: ce n'è per gli occhi e per il cervello.
PS: dopo averlo visto evitate i liberi pensatori alla Giuliano Ferrara e Giampaolo Pansa, si sentono molto in sintonia con Eastwood, senza aver capito niente.