lunedì, marzo 26, 2007

The Good German



O meglio Intrigo a Berlino, come recita il titolo della versione italiana, l'ennesimo esercizio di stile di Steven Soderbergh? Di fatto, dopo il bellissimo Bubble, Soderbergh dà prova ancora una volta di essere un regista la cui ricerca stilistica non va a discapito del contenuto. Del resto, in questo caso più che mai, l'aver ricreato un noir in stile Hollywood anni '50, non è affato un vezzo estetico. Al contrario gli ingredienti del noir e quell'inquietante senso di un mistero che non si scioglie neanche quando il colpevole viene scoperto, qui sono ricondotti alle loro origini, al momento in cui gli USA andavano a raccogliere il bottino nell'Europa distrutta dalla guerra, agli annessi sensi di colpa e alla paura che il passato ritorni. Un intrigo intricatissimo e intrigante, la femme fatale e l'eroe chandleriano disilluso ma idealista si muovono in un chiaroscuro marcato e in zone d'ombra dove si spia e si trama. La guerra che ha generato crimini ed orrori è finita, ma lascia il posto a trattative e a compromessi altrettanto crudeli. Bello il finale. Belli e bravi anche Clooney, Cate Blanchett e Tobey Maguire (Spiderman).