La nuda proprietà!!!
...e non la "proprietà privata", come il titolo originale (Nue propriété) è stato selvaggiamente tradotto in Italia!!! Del resto, nel nostro bel paese 'o sole anche un bellissimo film su una madre che vorrebbe rifarsi una vita dopo aver cresciuto i figli, diventa: "Due giovani fratelli che non riescono a separarsi vengono sedotti da una madre conturbante e ambigua". Insomma se vuole smettere di fare la mamma, deve per forza essere una molto perversa, come del resto le rinfaccia quello più stronzo dei due figli. La "nuda proprietà" allude, in maniera un po' ambigua forse, al fatto che la donna non è padrona della sua casa - come della sua vita - , pur essendone nominalmente proprietaria. Insomma, andate a vederlo nonostante venga fatto passare per un pornazzo. A parte gli scherzi, su mymovies hanno persino messo una foto di Isabelle Huppert di almeno 20 anni fa.
posted by Rachele SHamouni-NAghde at 12:39 AM
6 Comments:
Anche Alessandro Baratti, su "gli Spietati" non scherza, ma più che con il mai consunto tema della figa, con il critichese a palate.
"...slancio verso l’assoluto. ...i gemelli biovulari Thierry e François ...la solita micidiale Huppert (arieccola la figa..., dice elzago) ...Thierry, ineluttabilmente, è destinato a schiantarsi contro l’assoluto di cui sopra, ... la banalità del male. ...Thierry, disperato combattente etico. Dissezione sentimentale prossima alla necroscopia..., il cineasta belga isola blocchi di rappresentazione lapidari nella loro amorfa inesorabilità. ... Una certa programmaticità nuoce al film ... (l’intero film è incardinato su una tavola rotonda che si trasforma in scacchiera affettiva), ... un polittico di ferma e ghignante eleganza...squadernato sull’abisso dell’irresponsabilità. Doppiaggio rococò."
Noi lo abbiamo visto in lingua originale, quindi sul doppiaggio rococò non possiamo dire.
Figo, penserete. Macchè, capito una mazza.
Elzago
in effetti ne ho sparate di cazzate in quel commento, ma la cosa più preoccupante è che non mi ero accorto fossero cazzate così grosse.
ed è altrettanto vero che non ci ho capito una mazza, cosa che mi capita abbastanza spesso, tipo ogni paio d'ore. forse è perché sono un disperato combattente etico :-)
vabbè, chiedo scusa per la massiccia erogazione di stronzate.
Disperato spero di no, ma etico, senz'altro, vista l'autocritica! Non preoccuparti capita a tutti di delirare un po', forse è addirittura un genere letterario. Restiamo tuoi affezionati lettori e attendiamo nuove mirabolanti recensioni.
Grazie e ciao
Il sig. Baratti lo spero non disperato, lo riconosco etico e pure simpatico e auto-ironico (oddìo, ho messo la lineetta, ma allora sono un critico anch'io).
In realtà penso con vergogna che abbia frainteso il "capito una mazza". In realtà parlavo di me stesso, a Parigi, in una sala-tinello, alle prese con il film in lingua originale e con il mio francese inesistente.
Onorato comunque e onorata, penso, tutta la sgangherata ghenga di paritexas di avere fra noi un critico di quelli veri.
Quanto alle stronzate, vabbè, anzi, se non ci divertiamo così...
Grazie e ciao.
un po' disperato lo sono, ma non preoccupato perché del tutto incosciente e sciroccato. tipo quei tizi che quando li incontri per la strada scantoni di brutto sennò ti attaccano pipponi ammorbanti e così via. quel genere di persone lì insomma.
vi fornirò recensioni stupefacenti, promesso. anche se proprio un critico di quelli veri non potrei definirmi dato che nessuno mi paga per farneticare, il che forse rende il tutto ancora più inquietante. insomma, anziché scrivere su un blog imbratto su un sito che ha il coraggio di pubblicare le mie imbarazzanti considerazioni.
elzago, scusa per il fraintendimento, lo dicevo che il non capire una mazza mi capita spesso ed è successo ancora una volta. olé.
Grazie e ciao lo voglio dire anch'io.
ps- mi sto squadernando sull'abisso dell'irresponsabilità.
Ah beh, se cerchi degli squadernati irresponsabili, qui ti senti a casa sicuro. Attendiamo con piacere le tue stupefatte recensioni.
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