giovedì, giugno 07, 2007

Death Proof


Confermo la dichiarazione dello zio Fulvio: il nuovo Tarantino è fico. E parecchio anche. Qui c'è stato anche l'applauso finale del pubblico. Forse si poteva sperare anche in qualche episodio di violenza catartica. Era dalla copia restaurata de Il grande dittatore che non sentivo un applauso in sala! Su Libé oggi il corrispondente francese di Silvestri scriveva che Tarantino fa film proustiani, perché anche lui cerca di ricreare il suo tempo perduto, quello della sua infanzia trascorsa nelle sale di serie B a guardare, tra gli altri, tanti film di inseguimenti. In fondo non si può dire che non sia vero, nonostante la differenza di stile. A noi però sembra anche molto shakespeariano e non sappiamo neanche spiegare perché. La cosa che fa veramente piacere sono le donne spacca-culo: una formula semplice ma efficace che inverte gli sterotipi del peggior cinema (no, non il peggiore, c'è sempre Crialese, a proposito chissà se in qualche sala di periferia c'è un ragazzino che si è visto Nuovo Mondo e che tra vent'anni lo citerà come cinema trash degli anni '00 nel suo film cult) e trasforma le ex-pupe in vendicatrici, invulnerabili e sanguinarie che al confronto Lady Macbeth è una dilettante. Regia di gran classe.