martedì, giugno 05, 2007

Il lamento del Serpente Nero


Vorrei innanzitutto tranquillizzare (o disilludere) coloro che si fossero imbattuti nei soliti commenti da maniaci repressi sulla carica erotica di questo film: il serpente nero non è un'allusione alle pubenda di Samuel L. Jackson alle prese con Cristina Ricci nelle vesti di una ninfomane alienata. E vero, lei era la zoccola della scuola ma ora sta con Justin Timberlake e tutto andrebbe bene se lui non decidesse di andare in guerra per poi trovare lavoro e lasciare una volta per tutto l'infame paesello di trogloditi nazistoidi. Dopo la partenza del fidanzato, il passato violento di Rae (Cristina Ricci) riaffiora portartando la giovane all'abienzione, all'autodistruzione e soprattutto a Tehronne, che però in realtà la rispetta. Comunque poi fortunatamente è Lazarus a raccoglierla mezza morta sul ciglio della strada e a curarla con il blues. Detto così sembra molto kitch, ma in realtà il film è veramente ironico e riesce ad essere anche ad essere tenero senza alcuna retorica. Dal punto di vista estetico accontenta un po' tutti: dai patiti del fetish a quelli del blues senza dimenticare Russ Meyer. Merita perché è qualcosa di nuovo e perché ha una colonna sonora di tutto rispetto che invitiamo tutti a reperire e a diffondere.

1 Comments:

Blogger Stefano Zago said...

Che onta, non riesco a trovare in scaricaggio la colonna sonora di black snake moan.
Io, quello che trova tutto.
Hélas! Quelle honte.
Però, se vuoi, vai su youtube.com e cerchi un bel Muddy Waters coi Rolling Stones, o anche un bel Blind Lemon Jefferson.

6/6/07 00:06  

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