sabato, dicembre 08, 2007

Dall'altra parte?



Perché un film il cui titolo originale tedesco è Auf der anderen Seite, cioè "dall'altra parte", debba uscire in Italia con il titolo di Ai confini del paradiso, rimane un mistero di politica internazionale. Dare titoli di merda ai film stranieri per una sorta di protezionismo nei confronti dei prodotti nostrani? Citare il paradiso anche se non centra nulla per ricordare che siamo nella terra di Dante? Ricordare la matrice cristiana della nostra cultura? Boh. Una cosa è certa, un titolo del genere non ha certo reso un buon servizio all'ottimo film del giovane regista tedesco-turco Fatih Akin, già vincitore del Festival di Berlino 2004 con La sposa turca. Lungi dal parlare di santi, Ai confini del paradiso racconta due storie incrociate tra Germania e Turchia: una ragazza turca che scappa in Germania per motivi politici e un giovane professore di letteratura tedesca di origine turca spinto a tornare ad Istambul da un tragico episodio familiare. Per quanto la trama sia piuttosto minimale, il film è avvincente e i personaggi ben disegnati. Il tema è quello del dialogo tra le culture così come tra le generazioni e, contrariamente a quanto ultimamente ci viene inculcato da tv, giornali, politici etc, si può ragionare e ci si può capire anche tra persone di etnia, cultura ed età diversa. Insomma un turco può essere democratico, un tedesco tollerante e una puttana dignitosa: di questi tempi è già molto!
Da vedere, anche se oramai lo si becca solo in seconda visione, sarà pane per le arene estive.