giovedì, gennaio 10, 2008

In questo mondo libero (?)



Vabbè, il titolo rieccheggia Battisti, ma il povero Ken Loach non poteva saperlo. C'è però, a mio modesto avviso, anche qualche altro punto su cui il bravo Ken poteva essere un po' meno ingenuo. Ossia: secondo voi, due giovani donne in gamba e carine, ma non troppo scafate, che si mettano in proprio a fare le agenti interinali per il reclutamento giornaliero di manodopera a buon mercato e che si inseriscano in un giro di immigrati irregolari, fanno i soldi o finiscono tagliate a pezzi in un fosso dopo quindici giorni? Le mie poche esperienze in merito, assieme a quanto si legge sulle varie mafie e sulle nuove forme di caporalato, mi inducono a propendere per la seconda opzione. Niente da dire sull'intelligenza politica delle tesi e della rappresentazione dei conflitti sociali in Loach: anche questa volta ci azzecca e ci spiega per bene che non si può fare uno sporco lavoro senza sporcarsi parecchio. Tuttavia a me è sembrato che ci fosse una stonatura di fondo, una mancanza di verosimiglianza che rendeva tutto il discorso un po'artificioso. Ma il mio è solo un parere, Ken Loach è sempre Ken Loach e anche questo suo ultimo film vale la pena.