sabato, gennaio 19, 2008

Into the Wild


Innanzitutto tengo a rassicurarvi: in Italia questo film NON uscirà come "Nel selvaticume"! Manterrà invece il suo titolo originale e, per di più, arriverà abbastanza presto, ovvero il 25 gennaio. Resta da sperare che non scompaia troppo rapidamente perché è un film che vale davvero la pena vedere. Pare che segua in maniera abbastanza fedele l'omonimo libro di Jon Krakauer (la cui edizione italiana si intitola "NELLE TERRE ESTREME") da cui è tratto (e che evidentemente non ho letto), ma quel che conta è la straordinaria complessità di significati e contenuti espressi. Lungi dall'accontentarsi dell'estetica On the road, Sean Penn va fino in fondo nella rappresentazione dei sentimenti e dei pensieri del giovane protagonista. Il risultato è eccellente sotto tutti gli aspetti. La storia del giovane che abbandona la sua famiglia e il suo avvenire per vivere per strada sognando di raggiungere l'Alaska viene rappresentata con grande sensibilità e lirismo, ma anche con il solido costrutto di un'analisi psicologica ed esistenziale del personaggio. In termini stilistici il risultato è affascinante ed originale: l'effetto "bella fotografia" prende corpo e assume significati veramente poetici. Per concludere diciamo che vedere un film come Into the Wild fa bene anche per prendere un po' di sano distacco dalle rotture quotidiane, per non farci schiacciare troppo e per ricordarci il piacere esserci e di guardarci intorno.