giovedì, gennaio 24, 2008

Lust, caution e pennica


Che palle! Una storia trita e ritrita della militante che si innamora del nemico anche se è un criminale e una ripetizione continua, al limite dell'ossessione, di inquadrature, espressioni, atmosfere e partite di Majong tra signore bene. Altro che film carico di tensione erotica, Lussuria del pornazzo, più che i contenuti (qualche scena di sesso con qualche inquadratura scrotale e pubica ma senza che nulla di particolarmente piccante), ha la struttura noiosa, banale e ripetitiva (a tal proposito si vedano le divertenti disquisizioni di Umberto Eco, che mi premurerò di "linkare" se le troverò in rete).