martedì, febbraio 05, 2008

Sweeney Todd contro Montecristo


Tim Burton si è sempre occupato di mostri. Mostri che sono sempre vittime di una società che li addita, li isola e li disprezza. Nel caso di Sweeney Todd - Il Diabolico Barbiere Di Fleet Street, il caso è leggermente diverso: prima di subire il gran torto che lo strappò via dalla sua famiglia, il barbiere Benjamin Barker era un tipo normale, nonché piuttosto apprezzato nel suo settore; è il fatto di divenire vittima di una tremenda ingiustizia, che lo trasforma poi in mostro. Insomma i mostri sono vittime, e le vittime a volte si trasformano in mostri. Nel caso di questo film è la sete di vendetta che trasforma l'eroe in mostro. Inizialmente la storia riprende inequivocabilmente quella del Conte di Montecristo: entrambi arrivano dal mare, hanno cambiato nome e intendono farsi giustizia. Poi però la vicenda di Sweeney Todd evolve in maniera piuttosto diversa, forse non ha lo stesso sangue freddo del famoso Conte...
Quanto all'aspetto visivo, Sweeney Todd rientra pienamente nell'iconografia e nello stile sviluppati da Tim Burton nel corso degli anni: toni lividi su cui spicca il rosso del sangue, atmosfere gotiche e personaggi stralunati con capigliature improbabili. Venendo infine al sonoro, la scelta del musical è bizzarra ma coerente: i personaggi cantano come per ribadire la loro appartenenza alla medesima fiaba. So che sono in molti a non sopportare i musical, ma devo dire che in questo caso la parte musicale è molto discreta: si segue la storia quasi senza accorgersi che i personaggi parlano cantando e non ci sono spettacolini, balletti e cori. Naturalmente è da evitare qualsiasi edizione che non sia l'originale!
In Italia dal 22 febbraio 2008.