giovedì, settembre 28, 2006

kekkojoni




Risulta piuttosto doloroso constatare che il film che dovrebbe ricordare agli italiani il loro passato di immigrati poveri, sporchi ed analfabeti sia di fatto un'opera inutile, pretenziosa ed irritante. Dopo un incipit che accenna ad un ritorno al purismo neorealista di La terra trema, Crialese si abbandona a suggestioni surreali tra Fellini e Kusturica. Mele, carote e galline giganti come rappresentazione della terra dell'abbondanza nella mente dei pecorai siciliani potevano anche essere una buona idea se non fosse stata l'unica, ripetuta, rimescolata fino alla nausea per i 120 minuti di durata del film; al punto che i turgidi ortaggi giganti finiscono per assurgere a simbolo della prova di sopportazione inflitta al pubblico. Lo stesso vale per l'immagine ricorrente dei personaggi immersi nel fiume di latte. Non meno raffazzonato risulta l'intreccio arricchito dall'enigmatica presenza di una signora inglese (ci limitiamo a chiamarla la figlia di Serge Gainsbourg, visto che questo è il suo unico merito artistico), la quale per una qualche ignota ragione, viaggia con i siciliani e cerca tra loro un marito per poter entrare nel Nuovomondo. Che dire ancora? Lascerei a persone più competenti il compito di commentare le scelte musicali nonché dialettali e a Dolce & Gabbana quello di ricordarci che pecorai eravamo e pecorecci rimaniamo. La visione di questo film è consigliabile solo a Borghezio, se non altro per fargli del male.

Edwige pulp.


Pare che Edwige Fenech reciterà nel prossimo film di Tarantino ultra-splatter.
Sentito sul Ruggito del coniglio: "Avremo 'Quei gran pezzi dell'Ubalda'.
In realtà è solo una scusa per deliziarvi con questa finissima immagine.
Elzago

mercoledì, settembre 27, 2006

Del Cinema


Riceviamo e più che volentieri pubblichiamo questo doc da CeP55.
Questo è l'inizio. il resto del cospiquo documento, impubblicabile se non nella forma originaria, lo trovi su questo link, in file.
http://web.mac.com/elzago/iWeb/elzago/paritexas_files/del%20cinema.doc
(Anche la foto viene da CeP55).

.. il cinema è nato muto (( come anche la radio , e questa seconda citazione è comunque pertinente ( doppiamente pertinente visto il blog che ospita questo mio commento ) pertinente poiché nella dimostrazione scientifica di marconi che divulgò al mondo la nascita della radio era quasi implicito il suo futuro di divenire nel tempo tele.visione ( marconi da roma mandò un segnale che deflettendo nell’atmosfera accese a new york una lampadina ) poi si sviluppò come tele.grafo senza fili che scriveva su di un nastro cartaceo in alfabeto morse accompagnato dal ticchettio sonoro del marcatore elettro.magnetico , solo in seguito acquisì la trasmissione della voce ( probabilmente in seguito all’invenzione del telefono conteso tra due inventori , e non poteva essere altro che così poiché serve per mettere in contatto due persone in due punti diversi mentre la radio come la televisione può funzionare comunque a senso unico ) .. per finire poi alla moderna trasmissione delle immagini in tempo reale rendendo dinamica quella luce della lampadina che segnò la nascita delle trasmissioni radio intercontinentali .. )) .

Vedi Slevin e poi dormi.


Fa parte dei film che poi dici "io ho capito tutto" e rompi le balle agli amici al bar per volerglielo spiegare. Io l'ho spiegato a Rachele che se lo è dormito. A metà spiega dormiva di nuovo. Di questo genere ne fanno parte I soliti sospetti, sesto senso, pulp fiction eccetera. Trattasi di storia circolare. Ovvero, ti sembra che niente centri un cazzo, e alla fine tutto viene ricollegato e tu dici: ah, adesso ho capito. Se il film fa schifo, finisce e tu dici: ah, non ho capito. L'unico film che era bello ma non ho capito una mazza era Syriana. Anzi se me lo spiegate, mi fate un piacere.
Comunque mi suona un po' fatto a tavolino con la storia circolare giusta giusta, i cattivi simpatici, le battutine, il Josh bel ragazzone che col naso rotto fa anche più figo selvatico tipo Benicio. Insomma, un po' Pulp Fiction, un po' Snatch, il tutto ben confezionato. Comunque a metà hai già capito tutto. Beh, no, quasi.

Odore di Blockbuster


Chi sosteneva l'intraducibilità cinematografica del best seller di Suskind si è dovuto ricredere.
Il tedesco Tom Tykwer ce l'ha fatta, e anche benino secondo il mio modesto parere.
Il film riesce a rendere l'idea del mondo di odori in cui vive immerso il protagonista senza nemmeno ricorrere all'Odorama paventato da Kubrick.
Non un capolavoro assoluto della settima arte, ma sicuramente un film godibile e che darà grandi soddisfazioni pecuniarie ai produttori.
Fa un po' sorridere il sottotitolo (Storia di un assassino) aggiunto rispetto al titolo del romanzo (semplicemente "Profumo"), messo lì giusto a ricordarci che gli spettatori al cinema vanno a vedere solo film che nel titolo contengono le parole "amore", oppure "assassino/omicidio/sangue" e affini.
Da segnalare la presenza nel cast di un allucinato Dustin Hoffmann e soprattutto di Alan Rickman, bravo come sempre, l'unico attore in grado di non sembrare ridicolo ad Hogwarts (vi dice niente il nome di Severus Piton?, ci ha provato anche Kenneth Branagh, ed è dovuto tornare a fare Shakespeare!)
Consiglio a chi non ha letto il libro (gli altri già lo sanno):se proprio lo trovate intollerabile, cercate di non addormentarvi sul finale, è decisamente la parte migliore!
Buona visione

venerdì, settembre 22, 2006

Rocky biancaneve


Sì, anche il little transexual from Transylvania si ispirò a Joan Crawford.

giovedì, settembre 21, 2006

La regina è salva













Spesso e volentieri, più che dio, sono gli artisti a salvare i monarchi. Sono le arti, la letteratura e, in questo caso, il cinema a garantire lunga vita a re e regine. Il film di Stephen Frears su l'attuale Elisabetta (non so che numero) d'Inghilterra è molto bello. Oserei dire, shakespeariano nel rappresentare il conflitto di una persona il cui ruolo istituzionale necessariamente cancella l'umanità e i sentimenti. Bella la regia, superbe le interpretazioni (il meno credibile è Blair), meravigliosi i regali cani. Chi ne esce peggio, come al solito, è la sinistra. Blair appena eletto dichiara di voler modernizzare il paese, ma si ritrova a difendere i reali. Paradossi della condizione del leader? "L'eletto" come "l'investito", non possono essere che essere conservatori. Il ruolo cancella la persona e le sue istanze più profonde. Posto che nel caso della regina rimangono solo i famosi cappellini a testimoniare un'ultima traccia di debolezza umana, la domanda è cosa rimane nel caso di un leader di sinistra?

mercoledì, settembre 20, 2006

Ivana ha detto...

"La stella che non c' è è proprio una stella che non c' è".

martedì, settembre 19, 2006

A stragrande richiesta.


John Belushi che fa Joe Cocker.
Sublime.
http://rapidshare.de/files/32817091/Snl_Belushi-Cocker.wmv.html
scegliete "free", poi aspettate che il counter arrivi a zero. Immettete le tre letterine e premete download.

Uma contro Condoleeza


Condoleeza non capirà le citazioni ma ha una solida storia cinematografica sul groppone.
Fu scelta per interpretare la mitica "Cita Hayworth" al secolo Mariangela Fantozzi.
Tutta la storia sul blog di Beppe Grillo.

Forse non tutti sanno che...

... la regina cattiva di Biancaneve è ispirata a Joan Crawford.

Uma Thurman contro Superman: 1-0

"La mia super-ex ragazza": risposta post-femminista al machismo prometeico di superman. In quanto supereroina, G-girl ha qualche problema nel rapporto con l'altro sesso. Dopo essere stata scaricata si mette a perseguitare il suo ex, arriva anche a lanciargli addosso uno squalo. Demenziale, molto trash, ma simpatico e neanche troppo stupido nel rappresentare lo stoicismo masochistico di tante super-donne.
Contiene anche un messaggio che Condoleeza Rice non capirebbe. In Italia esce a metà Novembre.

My super ex-girlfriend

lunedì, settembre 11, 2006

Complimenti a Simona e Rachele

La loro trasmissione di cinema è bellissima.
Nanni Moretti

domenica, settembre 10, 2006

Infieriamo su Castellito

Guardate che schifo

giovedì, settembre 07, 2006

l'attore di Primo Amore

Domani sera (08/09/06) ad Itaca c'è Vitaliano Trevisan - nella foto qui sotto, è quello senza capelli e senza tette - attore e sceneggiatore di "Primo Amore" di Matteo Garrone, film insolitamente bello pur essendo italiano e pur avendo un titolo di merda (comincio a sospettare che nei titoli dei film la parola "amore" sia imposta dai distributori).

Fuma, fuma... che poi ti casca il ciccio.

THANK YOU FOR SMOKING


Divertente, fila via come una cicca fumata dopo cena, anche se mi son fatto in mezzo un sonnetto, senza accorgermene.
C'è uno yuppie che deve convincere la gente a fumare.
La tecnica è di non nascondere la verità sul fumo ma fare leva sul relativismo.
Insomma, me ammazza di più il formaggio puzzone.
Il protagonista è un simpatico mercante di morte e così l'amica che lavora sui liquori e l'altro sulle armi.
Mezzo cast viene da ER.
Il link
Elzago
P.S.: io ho smesso dal 25 feb 2005.
Miracolato. Mi sono svegliato e le sigarette da quel giorno mi hanno fatto schifo.
Ora nostalgia, il mio zippo lì abbandonato, affetto per i cicconi fuori in terrazzino.

mercoledì, settembre 06, 2006

PAPRIKA di Satoshi Kon.


Cartone animato giapponese (si chiamano anime, giusto Alberto?).
Visto al Lido di Venezia.
Grande lo sforzo grafico. Un'esplosione di colori. RIcorda un po' i fumetti di Little Nemo, anzi tanto.
Anche per la storia di entrate ed uscite dal mondo dei sogni. E proprio onirica è la struttura del film, che come un sogno può sembrare (anzi è) caotica.
Insomma il tutto, come un sogno è incomprensible.
Ma come in un sogno devi sospendere il giudizio e lasciarti cullare osservando e immagini. Propio come fanno i personaggi del film.

Solo se riesci a lasciarti andare così potrai apprezzarlo. Se no ti può essere insopportabile.

Pubblicato da Elzago.

martedì, settembre 05, 2006

A proposito del commento Gino Beo

Riguardo al pacco, notavo che, stranamente, la tutina non lo valorizza affatto. In un qualsiasi spettacolo di danza si vede di meglio. Che sia sempre l'intento divinizzante di cui sopra a sminuire le caratteristiche animali del supereroe?

Sperman

















Checché ne scrivano autorevoli critici, Superman non è "un giocattolo pop per persone pensanti". E un film che, al contrario, parla di un supereroe da fumetti come se fosse dio. Non a caso anche lui ha un figlio con i suoi stessi poteri, concepito con una donna che sta con un altro. Il refuso del titolo allude.

lunedì, settembre 04, 2006

Il muso ispiratore